Uno dopo l’altro, i c. d. “paradisi fiscali”, ossia quei Paesi che garantivano bassa tassazione e completo anonimato, stanno scomparendo e i loro sgraditi ospiti si sentono improvvisamente catapultati dal paradiso all’inferno. Ma è davvero finita la pacchia, o esiste ancora qualche intoccabile oasi di benessere?
È necessario che sia emessa dal fornitore estero, sia esso residente Ue o extra Ue, perché non è sufficiente la partita Iva “nostrana”. In alternativa, si procede all’auto-fatturazione
La disciplina del “contratto di godimento in funzione della successiva alienazione” può essere applicata a tutte le tipologie di immobili, sia gli strumentali sia gli abitativi
Un prodotto informatico fatto di moduli, in grado anche di connettere il sistema dell’Agenzia fiscale con programmi esterni, grazie a particolari, ma semplici, funzionalità
Col provvedimento Protocollo 22585/2015 del 17 febbraio 2015, il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello di avviso di intimazione, ai sensi dell’art. 50 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602. Di seguito, riportiamo il testo pubblicato.
Come già ampiamente previsto, tra gli emendamenti inseriti nel decreto denominato “Milleproroghe”, è stata inserita anche la proroga, a tutto il 2015, del vecchio regime dei minimi, che la legge di Stabilità aveva provveduto ad abrogare con effetto dal 1° gennaio, salvando solo chi aveva aperto la partita IVA entro il 31 dicembre 2014.
Nel suo comunicato stampa N. 32 del 13 febbraio 2015, il Ministero dell’Economia e delle Finanze annuncia l’intesa siglata con il Principato (noto “Tax Heaven”) in materia di interscambio di informazioni fiscali. Riportiamo il testo del comunicato.
La delega fiscale, in previsione per la fine di marzo, verrà prorogata di sei mesi. Al di là delle scuse accampate ufficialmente, appare evidente che ragioni politiche rendono ora impossibile emanare la c.d. “Salva-Berlusconi”. Il risultato è che passerà ancora molto tempo prima di avere una normativa sull’abuso del diritto.
Le associazioni sindacali dei commercialisti scrivono al Ministro dell’Economia per chiedere un tavolo di confronto e mettere in atto i necessari correttivi all’attuale situazione in cui risulta oggettivamente difficile eseguire in maniera professionale gli adempimenti previsti relativamente alla certificazione unica e al 730 precompilato. L’Agenzia risponde in un comunicato. Alcune brevi osservazioni.