Paolo Soro

Riproposti i beni ai soci anche per il 2017

Nella manovra economica del 2017 tornerà la misura per il trasferimento (con agevolazioni fiscali) dei beni ai soci. Il costo complessivo dell’operazione sembrerebbe però superiore rispetto a quello stabilito dalla manovra per il corrente 2016.

È stato il viceministro dell'economia, Luigi Casero, a confermare il ritorno nel 2017 delle agevolazioni per le assegnazioni dei beni ai soci, a margine del convegno organizzato ieri, a Milano, dall'Anc (Associazione nazionale dei commercialisti) e Confprofessionisti, riferendo che di fatto «la misura era già stata presentata nella Legge di Stabilità dell'anno scorso.

Lo stesso Casero, ha poi precisato, però, che è in corso una verifica ministeriale sugli esiti dell'agevolazione relativi al 2016 e «i dati non sono ancora disponibili, ma li stiamo lavorando».

Si tratta di un'iniziativa che «ha l'obiettivo di consentire di assegnare i beni ai soci e far chiudere, attraverso una procedura facilitata, tutta una serie di società nate nel passato solitamente allo scopo unico di mantenere i beni immobiliari detenuti».

Obiettivo del governo, ha sottolineato poi il numero due del dicastero di via XX Settembre è, nel complesso:

«semplificare molto il sistema fiscale e societario, in Italia», nella consapevolezza che «molte società, attualmente, non svolgono la funzione economica per cui sono sorte.

Il provvedimento che sarà riproposto è, dunque, il seguito di quello dell'annualità precedente, che non ha potuto compiersi appieno anche a causa di alcune lungaggini, con delle circolari esplicative che, forse, sono arrivate un po' tardi» dall'Agenzia delle entrate, ha ammesso Casero.

Ecco perché «abbiamo pensato di ripresentare la misura».

All'indomani, inoltre, dell’illustrazione, a Roma, del «pacchetto» di interventi sul fronte fiscale nel quadro del decreto collegato alla manovra economica, il viceministro ha voluto dar atto ai commercialisti che nel superamento degli studi di settore a partire dal 2017 (che saranno sostituiti dai nuovi «indici di fedeltà» con tanto di premialità, perché chi risulterà molto affidabile non subirà più controlli e godrà di una corsia accelerata per i rimborsi, ndr), il loro ruolo è stato «fondamentale», ha scandito rivolto agli esponenti della categoria presenti, primo su tutti il presidente del Consiglio nazionale Gerardo Longobardi, sia in termini di proposte, sia per uno spirito collaborativo che continua ad animare la sua agenda.

A fornirne la prova l'imminente incontro fra il presidente dell'Anc Marco Cuchel e Casero, «il prossimo mercoledì», fissato, ha riferito il leader del sindacato professionale, per «sottoporgli le nostre proposte di semplificazione. In quell'occasione», ha continuato, manifestando soddisfazione per il dialogo avviato con il rappresentante del ministero dell'economia, «discuteremo pure della revisione del calendario delle scadenze e, fra l'altro, della nostra proposta di far slittare il termine unico del 16 giugno (quando si pagano le tasse dopo la dichiarazione dei redditi), usando come date aggiuntive il 30 giugno, oppure il 15 luglio», ipotesi che ha visto il viceministro possibilista.

«C'è molta evasione da riscossione, e quella relativa all'Iva è la più forte», visto che, è stata la stima di Casero, «si aggira sugli 8-10 miliardi» e «il nuovo sistema che stiamo mettendo in piedi» è comprensivo, fra l'altro, della dichiarazione trimestrale sull'imposta».

Da parte sua, Longobardi ha voluto chiarire che «la prima vera compliance non è quella del rapporto Fisco-contribuenti, ma quella del rapporto commercialisti-clienti», con i professionisti nelle vesti di «fiancheggiatori» per favorire la collaborazione dei cittadini.

Presente al dibattito il sottosegretario alla giustizia Federica Chiavaroli, che ha rivendicato la bontà del «Jobs act degli autonomi», approvato dalla commissione lavoro del senato e non ancora approdato in Aula, in particolare la norma sulle nuove funzioni da reperire nel perimetro della Pubblica amministrazione per affidarle agli esponenti delle varie categorie, incassando il plauso del presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, che ha ricordato il ventaglio di chance che possono derivare dalla fruizione dei finanziamenti Ue.

Fonte: Italia Oggi

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