Paolo Soro

La riforma fiscale riparte dal ruling

Si rimette in moto la macchina della riforma fiscale.

Approdano oggi in Consiglio dei ministri per il primo esame almeno due D.Lgs. attuativi della delega con importanti novità a partire dalla fattura elettronica facoltativa fra privati e lo scontrino digitale che sostituirà il vecchio registratore dei cassa.

Novità in arrivo anche sulle imprese con il D.Lgs. sull'internazionalizzazione che prevede il 'ruling internazionale', il trattamento per le aziende straniere che vogliono investire in Italia e quelle italiane che intendono spostarsi all'estero, per dare certezza alle imprese su alcuni punti che in questi anni hanno portato a molti contenziosi con il Fisco.

Non è escluso che possa essere esaminato dal governo anche il decreto sulla 'cooperative compliance' (il tutoraggio dell'Agenzia delle Entrate sulle imprese di grandi dimensioni) e sull'abuso di diritto, rinviando però a giugno la parte sulle sanzioni che contiene anche la modifica delle soglie di punibilità per chi evade. Questo nodo, insieme ad altri decreti sensibili come quello sui giochi, sulla riforma del catasto e sul processo tributario e di Equitalia dovranno arrivare entro giugno.

La delega è stata approvata dal Parlamento a marzo dello scorso anno e finora hanno visto la luce soltanto tre dei tanti decreti attuativi: quello sulle commissioni censuarie (primo passo della riforma del catasto), sulle semplificazioni (che ha dato il via alla sperimentazione del 730 precompilato) e sul riordino della tassazione dei prodotti da fumo.

Tornando alla fatturazione elettronica per chi aderirà alla fattura elettronica lo scontrino diventerà facoltativo e non sarà più soggetto alle relative multe. Si tratta di un'operazione diversa dalla fatturazione elettronica per le pubbliche amministrazioni che è andata a regime dal 31 marzo scorso. A differenza della P.A. per i privati l'emissione della e-fattura non sarà un obbligo, ma vengono introdotti incentivi all'utilizzo per consentire una rapida diffusione della tracciabilità telematica. In sintesi, chi la sceglierà avrà meno obblighi e controlli. In particolare, si garantisce una corsia preferenziale per ottenere i rimborsi Iva entro tre mesi, spariscono gli adempimenti introdotti con lo spesometro e scompare l'obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi e quello relativo alle operazioni con i paradisi fiscali. Inoltre, potrebbero essere ridotti da quattro a tre anni i termini per gli accertamenti e le rettifiche.

Fonte: Italia Oggi

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