Paolo Soro

L’Agenzia comunica i codici per il versamento in F24 dell’imposta di bollo

Il testo della Risoluzione 12E del 3 febbraio 2015, concernente: “Istituzione dei codici tributo per il versamento, tramite modello F24 ed F24 Enti pubblici, delle somme dovute in relazione all’assolvimento dell’imposta di bollo virtuale - articoli 15 e 15-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642”.

Gli articoli 15 e 15-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, disciplinano, tra l’altro, i termini di liquidazione e pagamento dell’imposta di bollo assolta in modo virtuale.

Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 3 febbraio 2015 sono state estese le modalità di versamento di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, alle somme dovute in relazione all’assolvimento dell’imposta di bollo virtuale, in attuazione del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze 8 novembre 2011.

Per consentire il versamento delle predette somme, tramite modello F24, si istituiscono i seguenti codici tributo:

“2505” denominato “BOLLO VIRTUALE - RATA”;

“2506” denominato “BOLLO VIRTUALE - ACCONTO”;

“2507” denominato “BOLLO VIRTUALE - Sanzioni”;

“2508” denominato “BOLLO VIRTUALE - Interessi”.

In sede di compilazione del modello F24, i suddetti codici tributo sono esposti nella sezione “Erario”, esclusivamente in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, riportando anche, nei campi specificamente denominati, il codice atto, il codice ufficio e l’anno di riferimento, nel formato “AAAA”, reperibili all’interno dell’atto emesso dall’Agenzia delle entrate.

Esclusivamente per il codice “2505”, in caso di versamento in forma rateale, il campo “rateazione/regione/prov./mese di rif.to” è valorizzato con il numero della rata bimestrale nel formato “NNRR”, dove “NN” rappresenta il numero della rata in pagamento e “RR” indica il numero complessivo delle rate bimestrali (ad esempio:0106, nel caso di prima rata di 6 rate bimestrali ).

I suddetti codici tributo 2505 - 2506 – 2507 - 2508 sono utilizzati anche per il versamento del bollo virtuale, tramite il modello “F24 Enti pubblici”.

In sede di compilazione del modello “F24 Enti pubblici”:

-          nella sezione “CONTRIBUENTE”, sono indicati il codice fiscale e la denominazione/ragione sociale dell’ente pubblico che effettua il versamento;

-          nella sezione “DETTAGLIO VERSAMENTO” sono indicati:

nel campo “sezione”, il valore “F” (Erario);

nel campo “codice tributo/causale”, il codice tributo;

nei campi “codice ufficio”, “codice atto” e “riferimento B” il codice atto, il codice ufficio e l’anno di riferimento, nel formato “AAAA”, reperibili all’interno dell’atto emesso dall’Agenzia delle entrate;

nel campo “riferimento A”, nessun valore.

Esclusivamente per il codice “2505”, in caso di versamento in forma rateale, il campo “riferimento A” è valorizzato con il numero della rata bimestrale nel formato “NNRR”, dove “NN” rappresenta il numero della rata in pagamento e “RR” indica il numero complessivo delle rate bimestrali (ad esempio:0106, nel caso di prima rata di 6 rate bimestrali). Il campo “riferimento B” è valorizzato con l’anno di riferimento, nel formato “AAAA” reperibile all’interno dell’atto emesso dall’Agenzia delle entrate.

Si precisa che l’utilizzo del codice tributo “9400”, denominato “Spese di notifica per atti impositivi”, già in uso con la modalità di versamento F24, è esteso alla modalità di versamento “F24 Enti pubblici”, con le medesime istruzioni di compilazione del modello previste per i codici tributo 2506-2507-2508.

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