Paolo Soro

Abuso del diritto – La Cassazione conferma un orientamento più rigoroso per la prova dell’elusione

Più difficile per l'amministrazione provare l'abuso del diritto, soprattutto alla luce della delega fiscale.

Più difficile per l'amministrazione provare l'abuso del diritto, soprattutto alla luce della delega fiscale. L'ufficio non può negare la deduzione dei costi a fronte di un contratto di sale and lease back a meno che non dimostri che l'unico scopo dell'accordo è l'indebito risparmio d'imposta, l'esistenza dei debiti pregressi fra società, la sproporzione fra il valore del bene trasferito e il corrispettivo versato dall'acquirente. È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 25972 del 10 dicembre 2014, ha accolto il ricorso di una società. Ad avviso dei giudici, l'amministrazione è tenuta a una prova particolarmente stringente. In particolare, con riguardo a questo tipo di contratto, la sezione tributaria ha messo nero su bianco che «nella valutazione, a fini fiscali, dei processi di riordino aziendale realizzati mediante contratti di sale and lease back, integra gli estremi della condotta abusiva quella costruzione che, tenuto conto sia della volontà delle parti implicate che del contesto fattuale e giuridico, ponga quale elemento essenziale dell'operazione economica lo scopo di ottenere vantaggi fiscali, con la conseguenza che il divieto di comportamenti abusivi non vale ove quelle operazioni possano spiegarsi altrimenti che con il mero conseguimento di risparmi d'imposta e manchi il presupposto dell'esistenza di un alternativo strumento giuridico». La giurisprudenza sembra, dunque, allinearsi a quelle che sono le intenzioni del legislatore che si accinge a regolamentare l'elusione fiscale.

Fonte: Italia Oggi

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