Paolo Soro

Più facili i controlli del Fisco sui conti correnti della Superanagrafe

Con un emendamento al Decreto Stabilità approvato in commissione Bilancio, vengono ridotti i vincoli a carico dell’Agenzia delle Entrate per consultare i dati sui conti correnti già arrivati nella Superanagrafe dei movimenti bancari.

Con un emendamento al Decreto Stabilità approvato in commissione Bilancio, vengono ridotti i vincoli a carico dell’Agenzia delle Entrate per consultare i dati sui conti correnti già arrivati nella Superanagrafe dei movimenti bancari.

La Superanagrafe tributaria dei conti correnti è quella particolare banca dati istituita dal Decreto Legge Salva-Italia 201/2011, per contrastare l'evasione fiscale. Presso tale archivio, arrivano le informazioni sui rapporti bancari che gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari trasmettono direttamente all'Agenzia delle Entrate. A oggi, risultano essere stati trasmessi i dati 2011 e 2012 relativi a:

-          saldo a inizio e fine anno;

-          totale dei movimenti in entrata e uscita;

-          operazioni extra-conto (esempio: versamenti allo sportello sui conti correnti di altri).

Non viene, però, ancora trasmesso il dettaglio di ogni operazione effettuata nel corso dell'anno.

Seppure, l'Agenzia delle Entrate dovrebbe poter effettuare sui dati a disposizione solo delle analisi di rischio, resta molto alti i rischi (già manifestati dal Garante della Privacy) relativamente alle modalità di accesso ai dati presenti nella Superanagrafe, posto che tale accesso – in teoria – dovrebbe essere consentito solo a determinati funzionari di grado elevato, i quali, però, in pratica (così come, del resto, accade con riferimento agli ordinari accertamenti), possono semplicemente limitarsi ad autorizzare dei loro delegati, attraverso ordini di servizio interni assai generali.

Da un lato, sembrerebbe impedito al Fisco di identificare singole posizioni per sottoporre i contribuenti a specifici controlli; dall’altro, gli dovrebbe viceversa essere consentito di individuare situazioni o comportamenti che presentano profili di rischio fiscale (come, per esempio, anomalie finanziarie gravi e ripetute).

La Superanagrafe dei conti correnti è, oltre tutto, destinata ad arricchirsi di ulteriori informazioni. Banche e altri intermediari finanziari dovranno, infatti, comunicare anche il valore medio di giacenza annua di depositi e conti correnti bancari e postali. Dette informazioni serviranno pure per il calcolo del nuovo ISEE (c. d. Riccometro), il quale utilizzerà il valore più alto tra il dato sulla giacenza media e quello del saldo a fine anno.

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