Paolo Soro

Nuovo phishing millantando l'Agenzia delle Entrate - Attenzione alle mail

In attesa che il sito dell’Agenzia delle Entrate intervenga con il solito comunicato di alert, ci pare doveroso richiamare l’attenzione sul nuovo tentativo di phishing che è in atto in questi giorni, perpetrato – come al solito – millantando il nome dell’Agenzia e cercando di far leva sull’atavica paura che i contribuenti italiani hanno del Fisco.

In attesa che il sito dell’Agenzia delle Entrate intervenga con il solito comunicato di alert, ci pare doveroso richiamare l’attenzione sul nuovo tentativo di phishing che è in atto in questi giorni, perpetrato – come al solito – millantando il nome dell’Agenzia e cercando di far leva sull’atavica paura che i contribuenti italiani hanno del Fisco.

Quello che segue è il testo delle mail che molti utenti stanno ricevendo in questi ultimi giorni:

 

“Gentile [indirizzo mail],
Si invitano tutte le persone fisiche e giuridiche a visionare e seguire con rigore Le Linee Guida fornite dall'Agenzia delle Entrate (in allegato).
E sufficiente seguire le indicazioni per evitare di essere segnalato dal sistema come un soggetto "a rischio" dopo il primo controllo basato sul c.d. "redditometro".
Il materiale da consultare (Le Linee Guida) viene consigliato specialmente ai soggetti che utilizzano i servizi telematici finanziari (es. Internet Banking).
Nell'ambito dell'attivita di controllo nei confronti delle persone fisiche e giuridiche, nel 2014 e stata data attuazione alla normativa prevista dall'art. 38, commi quarto e seguenti del D.P.R. n.018/69 e dal D.M. 64 dicembre 2012 (il cosiddetto Redditometro).
A questo riguardo e stato predisposto il nuovo applicativo informatico "VE.R.DI.",
destinato alle attivita di analisi del rischio sulle persone fisiche e di ausilio alla
determinazione sintetica del reddito.
Si tratta di uno strumento innovativo che sara oggetto di implementazioni e
miglioramenti volti ad ottimizzarne le funzionalita.”

 

Trattasi di un evidente tentativo di phishing che, però, a un occhio meno attento potrebbe anche non apparire immediatamente tale.

I contribuenti, dunque, possono stare tranquilli con riferimenti alle “minacce” contenute nella mail e prestare sempre la massima cautela quando ricevono simili comunicazioni di posta elettronico dal tenore – quanto meno – dubbio, procedendo semplicemente a includerle nella cartella di “Posta Indesiderata”.

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