Paolo Soro

Evasione fiscale tipizzata

Il fisco prova a classificare l’evasione tributaria. E lo fa sulla base del grado di sofisticazione e pericolosità dei singoli fenomeni evasivi.

Il fisco prova a classificare l’evasione tributaria. E lo fa sulla base del grado di sofisticazione e pericolosità dei singoli fenomeni evasivi. La graduatoria delle varie forme di evasione e delle misure di contrasto e prevenzione è contenuta nel recente rapporto sull’evasione fiscale (previsto del dl 66/2014) che il ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha illustrato durante lo scorso Consiglio dei ministri. Sono ben 19 le diverse forme di evasione ed elusione fiscale ognuna delle quali è stata catalogata sulla base del grado intrinseco di pericolosità e della tipologia di contribuenti in grado di utilizzarle. Le varie forme di evasione sono state classificate su di una scala di valori crescente in ragione del grado di sofisticazione del fenomeno evasivo, con l’attribuzione a ognuna di esse di un valore di riferimento variabile da uno a cinque. Tale classificazione dei fenomeni evasivi basata sul grado di sofisticazione e pericolosità è riprodotta su un'apposita tabella. Per ognuna delle singole forme di evasione, il documento predisposto dal Ministero dell’economia prevede specifiche misure di prevenzione, individuazione e repressione. Al crescere della scala dei valori, aumenta proporzionalmente sia il livello di architettura evasiva (ed in alcuni casi anche elusiva), sia il grado di pericolosità fiscale. Per quanto attiene, invece, alla platea dei contribuenti potenzialmente in grado di perpetrare i singoli fenomeni evasivi, la loro numerosità è invece inversamente proporzionale al grado di sofisticazione del fenomeno stesso. Se, infatti, sono 5,7 milioni le imprese di minori dimensioni ed i lavoratori autonomi potenzialmente in grado di svolgere in nero la loro attività lavorativa, la platea dei contribuenti in grado di effettuare evasioni su scala internazionale con ricorso a tecniche di transfer pricing si riduce invece a poco più di duemila soggetti. Al variare, poi, del grado di sofisticazione e pericolosità del fenomeno evasivo e della platea, anche qualitativa, dei contribuenti coinvolti, cambiano anche le strategie di prevenzione, individuazione e repressione dei singoli fenomeni.
Fonte: Italia Oggi

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