Paolo Soro

I contratti di telefonia fissa, gas, luce, acqua, secondo il nuovo “Piano Casa”

Nell`ambito delle nuove norme sull’occupazione abusiva di immobili, il decreto cosiddetto "Piano Casa", recentemente convertito in legge, ha introdotto una novità che riguarda tutti i nuovi contratti stipulati per fruire di pubblici servizi (telefonia fissa, servizi idrici, gas, elettricità).

Nell`ambito delle nuove norme sull’occupazione abusiva di immobili, il decreto cosiddetto "Piano Casa", recentemente convertito in legge, ha introdotto una novità che riguarda tutti i nuovi contratti stipulati per fruire di pubblici servizi (telefonia fissa, servizi idrici, gas, elettricità).
In pratica, dal 28/5/2014, tutti i nuovi contratti per pubblici servizi devono riportare, oltre ai dati identificativi del richiedente, il titolo che questi può vantare riguardo alla proprietà, o, comunque, la reale detenzione dell`unità immobiliare per la quale viene chiesta la fornitura.
A tal scopo i richiedenti devono fornire al gestore del servizio la documentazione che provi l`esistenza di tale titolo (contratto di compravendita, contratto di affitto, atto che certifichi l`acquisizione di altri diritti come usufrutto, diritto di abitazione, etc.), o, al limite,  un`autocertificazione.
Nel caso in cui il richiedente sia diverso dal proprietario o inquilino o altro avente titolo, e comunque abiti nell`unità immobiliare per la quale viene chiesto il servizio, per attivare il contratto dell`utenza potrebbe, dunque, essere considerato valido titolo, anche la sola delega (scritta) di chi ha il titolo effettivo.
Le disposizioni scattano sia per le nuove attivazioni che per le volture e i rinnovi. In caso di mancato rispetto può essere eccepita, se rilevata da chi ne ha interesse, la nullità dei contratti.
La novità è rilevante perché rafforza e rende più efficaci i principi di legge già esistenti per ottenere tale nullità da parte magari dei proprietari che si vedono attivare contratti a loro insaputa, non solo e non tanto da occupanti abusivi, ma anche da conviventi non autorizzati.
Il controllo obbligatorio preventivo da parte del gestore - controllo che fino a oggi era facoltativo ed effettuato a discrezione dello stesso gestore per ragioni di cautela - dovrebbe evitare a "monte" le attivazioni indebite o non autorizzate. Nello stesso tempo si affilano gli strumenti in mano ai proprietari per agire di fronte a eventuali errori od omissioni del gestore.
Giova ricordare che il decreto "Piano Casa" contiene anche altre novità, soprattutto riguardanti le case popolari, dai contributi per l`acquisto da parte degli inquilini, alla possibilità di sottoscrivere nuove convenzioni che prevedono il riscatto dopo sette anni di locazione.

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