Paolo Soro

Legge di Bilancio 2022

Di seguito si riporta una panoramica relativa alle principali disposizioni ritenute d’interesse, previste dalla nuova Legge di Bilancio appena approvata dalla Camera in via definitiva.

Nuova IRPEF a 4 scaglioni

Arriva la nuova Irpef a 4 scaglioni. Le aliquote passano da cinque a quattro: Il 23% fino a 15.000 euro, il 25% da 15.000 a 28.000 euro, il 35% da 28.000 a 50.000 euro e il 43% oltre i 50.000 euro.

Slittano poi a marzo le addizionali regionali e comunali all’imposta sull’IRPEF. Il termine finora previsto era fissato al 31 dicembre 2021 e la modifica consentirà di adeguare le legislazioni regionali e delle Province autonome alle modifiche in materia di IRPEF previste.

IRAP autonomi

Stop all’Irap. Saranno interessate le persone fisiche esercenti attività commerciali, arti e professioni (ditte individuali e liberi professionisti).

IVA enti del terzo settore

Viene rinviata di 2 anni l’entrata in vigore del regime Iva per il terzo settore.

Sugar tax e plastic tax

Vengono rinviate di un anno, al 1° gennaio 2023.

Cartelle esattoriali

Per pagare le cartelle notificate dal primo gennaio al 31 marzo del 2022 ci sarà tempo fino a 180 giorni.

Malattia del professionista

Via libera alla sospensione della decorrenza dei termini relativi ad adempimenti tributari a carico del professionista in caso di malattia, o infortunio. Vale in caso di ricovero del libero professionista in ospedale per grave malattia, o infortunio, o intervento chirurgico, ovvero in caso di cure domiciliari, se sostitutive del ricovero ospedaliero, che comportano una inabilità temporanea all’esercizio dell’attività professionale. In tali casi, nessuna responsabilità è imputata al libero professionista, o al suo cliente, a causa della scadenza di un termine tributario stabilito in favore della Pubblica amministrazione per lo svolgimento di una prestazione a carico del cliente da eseguire da parte del libero professionista nei 60 giorni successivi al verificarsi dell’evento. Le scadenze sono “congelate”. La norma vale per periodi di degenza ospedaliera, o di cure domiciliari della durata di più di tre giorni.

Novità cassa integrazione e ammortizzatori sociali

Dal 2022, la Cassa integrazione ordinaria viene estesa ai lavoratori a domicilio e a tutti i contratti di apprendistato (finora era prevista solo per l’apprendistato professionalizzante). Estesa poi anche ai dipendenti con anzianità minima di servizio di 30 giorni. Fino al 31 dicembre 2021 sono necessari almeno 90 giorni. Per quanto riguarda la CIG durante l’apprendistato, è previsto che la sospensione o riduzione dell’orario di lavoro non deve pregiudicare il completamento del percorso formativo. Inoltre, non serve più la crisi aziendale per prevedere la CIGS per gli apprendisti. Per settori e imprese non coperte da Cassa integrazione ordinaria saranno previsti fondi bilaterali che assicurino tutele al rapporto di lavoro. Tutte le imprese con almeno un dipendente possono poi, stipulare contratti di solidarietà.

L’assegno resta pari all’80% della retribuzione teoricamente per le ore non lavorate. Per tutti però si applica dal 1° gennaio 2022 lo scaglione massimo.

Chi svolge attività di lavoro durante la CIG, come dipendente o autonomo, per contratti inferiori a 6 mesi sospende la prestazione per la durata fino al suo termine. Per contratti di durata superiore a 6 mesi non avrà diritto all’ammortizzatore per le giornate di lavoro effettuate. Novità anche sul contributo addizionale dovuto dalle imprese. Viene introdotto un meccanismo premiale per quelle che utilizzano meno la Cassa integrazione ordinaria. Previsto il pagamento diretto INPS con l’obbligo del datore di lavoro di trasmettere all’Istituto tutti i dati necessari entro il secondo mese successivo a quello d’integrazione salariale o a 60 giorni dall’autorizzazione.

Gli ammortizzatori sociali vengono inoltre estesi alle imprese sotto i 5 dipendenti, attualmente scoperte dalla CIG. Dal 1° gennaio 2022 l’aliquota di finanziamento del Fondo di integrazione salariale (FIS, finora pagato dalle imprese con più di cinque dipendenti) è fissata allo 0,50% per i datori di lavoro che, nel semestre precedente la presentazione della domanda, abbiano occupato fino a cinque dipendenti. È invece allo 0,80% per i datori di lavoro con più di 5 dipendenti. Confermato il contributo addizionale pari al 4% della retribuzione persa legato all’utilizzo. A partire dal 1° gennaio 2025, per i datori di lavoro fino a 5 dipendenti che non abbiano presentato domanda di integrazione salariale per almeno 24 mesi, “dal termine del periodo di fruizione del trattamento” l’aliquota (dello 0,5%) si riduce del 40%.

Alla CIGS sono ammesse tutte le imprese sopra i 15 dipendenti non coperte da fondi di integrazione salariale. Può essere richiesta la Cassa integrazione straordinaria oltre che per la riorganizzazione aziendale, la crisi aziendale o il contratto di solidarietà, anche per la realizzazione di processi di transizione. Andrà individuata e regolata da uno specifico Decreto del Ministro del Lavoro. Infine, non vi è più bisogno d’indire la crisi aziendale per erogare la Cassa integrazione straordinaria agli apprendisti.

Previsti anche ammortizzatori sociali per i dipendenti del settore pesca e marittimi.

La NASpI sarà allargata a una platea più ampia di lavoratori. Prevista anche la disoccupazione per i collaboratori autonomi e Co.co.co.

Con riguardo alla Dis-Coll, in relazione agli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1°gennaio 2022 si riduce del 3% ogni mese a decorrere dal 1° giorno del 6° mese di fruizione. La Dis-Coll non può in ogni caso superare la durata massima di 12 mesi.

Vi è anche il potenziamento del contratto di espansione, che prevede l’anticipo pensionistico fino a 5 anni favorendo il turnover.

Previsti infine incentivi all’utilizzo dei contratti di solidarietà stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2022.

Bonus Renzi

I redditi al di sotto dei 15.000 euro mantengono il bonus 100 euro, mentre quelli da 15.000 a 28.000 lo avranno in base all’ammontare delle detrazioni.

Sconto contributi previdenziali

La manovra contempla uno sconto sui contributi previdenziali attraverso il taglio di 0,8 punti percentuali dei contributi a carico dei lavoratori dipendenti con retribuzione imponibile fino a 35.000 euro annui.

Altri sgravi

Previsti sgravi fiscali per i datori di lavoro che assumono under 36 al Sud e neomamme (in via sperimentale, per il 2022, è riconosciuto nella misura del 50% l’esonero per un anno dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato, a decorrere dalla data del rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un periodo massimo di un anno a decorrere dalla data del predetto rientro, e resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche), mentre lo sgravio contributivo è al 100% per le piccole medie imprese che stipulano contratti di apprendistato di primo livello con giovani under 25.

Assegno unico familiare

Da 50 euro, e fino a 175 euro per ciascun figlio, per nuclei familiari con Isee fino a 15 mila euro, è la forbice dell’importo previsto dalla misura in tema di assegno unico famigliare, che debutterà dal I° gennaio 2022, dietro istanza da inoltrare sul portale Inps, e con copertura dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni compiuti dal figlio. Dal terzo figlio in poi si prevede un incremento, nonché 100 euro aggiuntivi dal quarto figlio.

Cresce il contributo sui licenziamenti per chi delocalizza l’attività

Le imprese che licenziano per delocalizzare senza presentare un piano di gestione degli esuberi pagheranno fino al doppio del contributo previsto dal Jobs act. Le aziende con più di 250 dipendenti, non in crisi, che decidono di chiudere una sede con cessazione delle attività e vogliono licenziare più di 50 dipendenti debbano darne comunicazione tre mesi prima a sindacati, regioni interessate, ministero del Lavoro, Mise ed Anpal e presentare entro 60 giorni un piano per la gestione degli esuberi per una durata non superiore a 12 mesi, da esaminare nei 30 giorni successivi altrimenti i licenziamenti sono nulli e scatta il raddoppio dei contributi.

Contratto di rioccupazione

Ok alla rideterminazione dell’esonero contributivo sulle nuove assunzioni con contratto di rioccupazione. Si ricorda che tale contratto è stato previsto dal Decreto Sostegni bis per incentivare le assunzioni di disoccupati. La misura prevede la decontribuzione per le aziende che assumono lavoratori con questa nuova forma contrattuale. L’incentivo spetta solo ai datori di lavoro privati e prevede inserimenti a tempo indeterminato.

Pensioni: opzione donna, Ape sociale e quota 102

Opzione Donna verrà prorogata con i requisiti attuali che prevedono la possibilità di uscita a 58 anni (o 59 in caso di lavoro autonomo), senza l’innalzamento di età a 60 o 61 anni che era stato inizialmente ipotizzato. Sarà il 31 dicembre 2021 (dal 31 dicembre 2020) il termine entro cui le lavoratrici devono aver maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età che rimane, appunto, pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le lavoratrici autonome. Per quanto riguarda l’Ape sociale, viene cancellato il vincolo che destinava l’indennità ai disoccupati che avessero terminato il trattamento di disoccupazione da almeno 3 mesi. Scende da 36 a 32 anni di contributi la soglia a cui, compiuti 63 anni di età, edili e ceramisti potranno andare in pensione anticipata aderendo all’Ape sociale. Superata la Quota 100, che diventa Quota 102, ma solo per un anno. Con Quota 102 nel 2022 sarà possibile andare in pensione anticipata con 64 anni di età e 38 anni di contributi. Non c’è penalizzazione sul calcolo della pensione. Inoltre, arriva un fondo al MISE per favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni.

Nuovo reddito di cittadinanza

Dal 1° gennaio 2022, il Reddito di Cittadinanza sarà tagliato di 5 euro al mese a partire dal primo rifiuto di una proposta di lavoro. Si perderà il diritto al sussidio in caso di non accettazione di una delle due offerte di lavoro ricevute (oggi il limite è tre). Inoltre, la domanda di Rdc che non contiene le dichiarazioni d’immediata disponibilità al lavoro è improcedibile. I Comuni dovranno impiegare almeno un terzo dei percettori del Reddito residenti nel territorio in progetti utili alla collettività.

Tassa tavolini

Viene prorogata al 31 marzo 2022 l’esenzione del canone unico patrimoniale (che ha sostituito la Tosap/Cosap) per esercizi commerciali e ambulanti.

Nuove cooperative

Al fine di promuovere interventi diretti a salvaguardare l’occupazione e assicurare la continuità all’esercizio delle attività imprenditoriali, alle società cooperative che si costituiscono, dal 1 gennaio 2022 è riconosciuto l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro. Tale esonero vale per un periodo massimo di 24 mesi dalla data della costituzione della cooperativa ed è previsto nel limite massimo di 6.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile. Sono esclusi dall’esonero i premi e contributi dovuti all’INAIL. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Novità per il superbonus 110%

Cambia il calendario. In particolare, ferma restando la scadenza del 30 giugno 2022 come avanzamento lavori, la maxi-detrazione viene prorogata:

- fino al 31 dicembre 2025, per gli interventi effettuati dai condomìni, dalle persone fisiche proprietarie (o comproprietarie) di edifici composti fino a 4 unità immobiliari e da ONLUS, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, compresi gli interventi effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso condominio o dello stesso edificio interamente posseduto. La percentuale di detrazione sarà pari al 110% fino al 31 dicembre 2023, al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025;

- fino al 31 dicembre 2023, per gli interventi effettuati dagli IACP ed enti equivalenti, compresi quelli effettuati dalle persone fisiche sulle singole unità immobiliari all’interno dello stesso edificio, e dalle cooperative a proprietà indivisa;

- fino al 31 dicembre 2022, per gli interventi effettuati su unità immobiliari dalle persone fisiche: il superbonus spetta per le spese sostenute;

- viene cancellato il tetto Isee, la limitazione all’abitazione principale e ai termini di comunicazione Cila.

Bonus facciate

Il bonus facciate per gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti viene confermato anche nel 2022, ma al 60% e non più al 90%.

Proroga bonus edilizi “minori”

Vengono prorogati invece fino al 31 dicembre 2024 i seguenti bonus “minori”:

- la detrazione IRPEF per gli interventi di ristrutturazione edilizia nella misura potenziata del 50%, con limite di spesa a 96.000;

- l’ecobonus “ordinario” al 50-65-70-75% per gli interventi di riqualificazione energetica delle singole unità immobiliari;

- il sisma bonus “ordinario” (anche acquisti) al 50-70-75-80-85%;

- il bonus mobili per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata finalizzati all'arredo dell'immobile, con spesa massima detraibile pari a 10.000 euro nel 2022 e a 5.000 euro nel 2023 e 2024;

- il bonus verde, la detrazione IRPEF del 36% per gli interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi nonché di realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Detrazione per abbattere le barriere architettoniche

Viene istituita una nuova detrazione al 75%:

- per la realizzazione di interventi direttamente finalizzati al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti;

- per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche. In caso di sostituzione dell’impianto, sono ammesse anche le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell'impianto sostituito.

I limiti di spesa variano in base al numero delle unità immobiliari all’interno degli edifici: 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti o dispongano di uno o più accesso esterno autonomo; 40.000 euro per unità immobiliare nel caso di edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari; 30.000 euro per unità immobiliare nel caso di edifici composti da più di 8 unità immobiliari.

La detrazione spetterà per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 e può essere fruita nella dichiarazione dei redditi in 5 quote annuali oppure è possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Sconto in fattura/cessione del credito e controlli

Vengono prorogate le opzioni per sconto in fattura e cessione del credito:

- per gli anni 2022, 2023 e 2024 per eco e sisma bonus “ordinari”, bonus facciate e detrazione IRPEF 50% per le ristrutturazioni e la nuova detrazione per abbattere le barriere architettoniche;

- fino al 31 dicembre 2025 per il superbonus.

Confermati, per tutti i bonus edilizi diversi dal 110%, in caso di opzione per la cessione del credito/sconto in fattura, l’obbligo del visto di conformità e di asseverazione della congruità di prezzi, da operarsi a cura dei tecnici abilitati.

Sono però esclusi dall’obbligo di visto di conformità e asseverazione di congruità delle spese, gli interventi in edilizia libera e gli interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, fatta eccezione per il bonus facciate.

Viene precisato che spese sostenute per il rilascio del visto di conformità e attestazione di congruità rientrano tra le spese agevolabili.

Per il 110%, invece, il visto di conformità viene richiesto anche nel caso in cui il superbonus sia utilizzato dal beneficiario in detrazione nella dichiarazione dei redditi. Il visto non sarà necessario se la dichiarazione è presentata direttamente dal contribuente, attraverso l’utilizzo della dichiarazione precompilata predisposta dall’Agenzia delle entrate, ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale.

L’Agenzia delle Entrate ha la possibilità di sospendere, per un periodo non superiore a 30 giorni, l’efficacia delle comunicazioni telematiche necessarie per l’esercizio dell’opzione della cessione del credito e dello sconto in fattura, nei casi in cui vengano riscontrati particolari profili di rischio.

Bonus per sistemi di filtraggio acqua potabile

Prorogato fino al 31 dicembre 2023 il credito d'imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio acqua potabile.

Il beneficio è riconosciuto fino a un ammontare complessivo non superiore, per le persone fisiche esercenti attività economica, a 1.000 euro per ciascuna unità immobiliare o esercizio commerciale e, per gli altri soggetti, a 5.000 euro per ciascun immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale.

Credito d'imposta impianti fonti rinnovabili

Viene istituito un credito d'imposta, ai fini dell'IRPEF, per le spese documentate relative all'installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili. Sarà un decreto del Ministro dell'Economia e delle finanze a definire le modalità attuative.

Bonus investimenti 4.0

Viene prorogato e rimodulato il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0. In particolare:

A) per gli investimenti in beni materiali strumentali 4.0 (indicati nell’Allegato A della legge 232/2016) effettuati dalle imprese a decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2025, ovvero entro il 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:

- 20% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

- 10% del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;

- 5% del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro;

B) per gli investimenti in beni immateriali strumentali 4.0 (indicati nell’Allegato B della Legge 232/2016), vengono previste le seguenti aliquote:

- fino al 31 dicembre 2023 (ovvero entro il 30 giugno 2024 a condizione che entro il 31 dicembre 2023 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione), il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 20% del costo, nel limite massimo annuale di costi ammissibili pari a 1 milione di euro;

- dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2024 (ovvero entro il termine del 30 giugno 2025 a condizione che entro il 31 dicembre 2024 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione), il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro;

- per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025 (ovvero entro il termine del 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione), il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 10%, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.

Credito d’imposta per attività di R&S, innovazione e design

In particolare:

- il credito di imposta per la ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale viene esteso fino alla fine del 2031, ma dal 2023 sarà riconosciuto nella misura del 10%, con massimale a 5 milioni di euro;

- il credito di imposta per le attività di innovazione tecnologica e il credito d’imposta per design e ideazione estetica, sarà riconosciuto nella misura del 10% (nel limite massimo di 2 milioni) fino al 2023, mentre nel 2024 e 2025 scenderà al 5% (sempre nel limite massimo di 2 milioni);

- il credito d’imposta per innovazione digitale 4.0 e transizione ecologica, sarà pari al 15% fino al 2022 (con un limite massimo di 2 milioni), 10% (con un limite massimo di 4 milioni) nel 2023 e al 5% (con un limite massimo annuale di 4 milioni) nel 2024 e 2025.

Nuova Sabatini

Viene rifinanziata la Nuova Sabatini e reintrodotta l’erogazione in più quote per i finanziamenti di importo non superiore a 200.000 euro.

Novità per il Fondo garanzia PMI

Viene prevista la proroga fino al 30 giugno 2022 della disciplina straordinaria del Fondo Garanzia PMI, prevedendo, al contempo, che a partire dal 1° aprile 2022, le garanzie saranno concesse previo pagamento di una commissione da versare al Fondo.

Viene inoltre disposto che, dal 1° gennaio 2022, la copertura del Fondo sui finanziamenti fino a 30 mila euro passa dal 90% all’80%.

Per le richieste di ammissione alla garanzia presentate a far data dal 1° luglio 2022 non trova più applicazione la disciplina straordinaria di intervento del Fondo.

Garanzia SACE

Viene prorogata al 30 giugno 2022 l'operatività della Garanzia Italia.

Viene confermata fino al 30 giugno 2022 la garanzia SACE per le mid-cap (imprese con un numero di dipendenti non superiore a 499, determinato sulla base delle unità di lavoro anno e non riconducibili alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese).

Fondo Gasparrini e mutui casa

Viene confermata fino al 31 dicembre 2022 la disciplina derogatoria del Fondo Gasparrini, che permette ai titolari di un mutuo contratto per l'acquisto della prima casa di beneficiare della sospensione del pagamento delle rate fino a 18 mesi al verificarsi di specifiche situazioni di temporanea difficoltà.

Durante il periodo di sospensione la banca calcola gli interessi al tasso contrattuale vigente, sull'importo del debito residuo al momento della sospensione. Alla ripresa dell'ammortamento il 50% della somma degli interessi maturati durante la sospensione sarà coperto dal Fondo, mentre il restante 50% resta a carico del mutuatario.

C'è la proroga dello sconto sul mutuo per gli under 36 e lo sconto per l'affitto per i giovani under 31.

Rifinanziamento bonus TV e decoder

Viene rifinanziato per l’anno 2022 il bonus tv e decoder, che prevede l’erogazione di contributi per acquistare un nuovo decoder (senza rottamazione) oppure un apparecchio televisivo, a condizione di rottamare un apparecchio televisivo acquistato prima del 22 dicembre 2018.

Misure per l’agricoltura

La misura “ISMEA più impresa”, inizialmente prevista solo in favore dei giovani imprenditori, è estesa anche alle donne di tutte le età.

Si amplia inoltre la platea dei soggetti beneficiari della misura, eliminando il vincolo di soglia minima della metà numerica dei soci quale requisito di ammissibilità delle società.

Si prevede inoltre:

Ulteriori disposizioni

Tra le altre disposizioni, si segnalano:

- la stabilizzazione, a decorrere dal 2022, della Card cultura ai giovani che compiono 18 anni;

- la proroga al 31 dicembre 2022 del contributo per la riqualificazione elettrica dei veicoli.

Ampliamento della misura c.d. "Resto al Sud"

Viene elevata da 45 a 55 anni l'età massima per l'accesso ai contributi a fondo perduto volti a promuovere la costituzione di nuove attività libero professionali o imprenditoriali da parte di giovani nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Bollette

Consentita la rateizzazione fino a 10 mesi delle bollette per i clienti domestici.

Stop al cash-back

Già sospesa fino alla fine dell’anno, ora la misura viene archiviata anche per tutto il 2022.

Pagamenti POS

Con decreto separato saranno previste sanzioni a partire dal 2023 per gli esercenti che non consentono il pagamento tramite POS.

 

comments powered by Disqus
lavorotermine
top