Paolo Soro

TASI - Arrivano anche i bollettini

Sulla «Gazzetta Ufficiale» di ieri è stato pubblicato il decreto dell'Economia con i nuovi bollettini, frutto di una lunga gestazione che però non ne ha cambiato i connotati. L'invio dei bollettini precompilati dai Comuni con l'indicazione dell'importo da pagare, "promesso" dalla legge di stabilità, si infrange con le tante difficoltà applicative; e il provvedimento pubblicato ieri certifica che in molti casi (l'ampia maggioranza) i contribuenti dovranno calcolare e compilare i propri modelli di pagamento (tramite modello F24 o bollettino di conto corrente postale).

Sulla «Gazzetta Ufficiale» di ieri è stato pubblicato il decreto dell'Economia con i nuovi bollettini, frutto di una lunga gestazione che però non ne ha cambiato i connotati. L'invio dei bollettini precompilati dai Comuni con l'indicazione dell'importo da pagare, "promesso" dalla legge di stabilità, si infrange con le tante difficoltà applicative; e il provvedimento pubblicato ieri certifica che in molti casi (l'ampia maggioranza) i contribuenti dovranno calcolare e compilare i propri modelli di pagamento (tramite modello F24 o bollettino di conto corrente postale).
In caso di pagamento tramite modello F24, i codici tributi sono i seguenti:
“3958” denominato “TASI – tributo per i servizi indivisibili su abitazione principale e relative pertinenze;
“3959” denominato “TASI – tributo per i servizi indivisibili per fabbricati rurali a uso strumentale;
“3960” denominato “TASI – tributo per i servizi indivisibili per le aree fabbricabili;
“3961” denominato “TASI – tributo per i servizi indivisibili per altri fabbricati.
Per consentire, inoltre, il versamento delle sanzioni e degli interessi, avremo:
“3962” denominato “TASI - tributo per i servizi indivisibili – INTERESSI;
“3963” denominato “TASI - tributo per i servizi indivisibili – SANZIONI.
Come detto, però, il pagamento può essere effettuato anche tramite l'apposito bollettino presso gli uffici postali o tramite i servizi telematici di Poste italiane; in tal caso, il numero di conto corrente è unico per tutti i comuni del territorio nazionale: 1017381649 (non è consentito versare tramite bonifico).
Negli allegati al decreto c'è sia il bollettino "normale" sia quello che i Comuni possono utilizzare per la precompilazione. In ogni caso, il versamento con bollettino postale potrà viaggiare anche per via telematica, con il canale servito da Poste spa: chi sceglierà questa strada riceverà l'immagine virtuale del bollettino pagato, oppure un testo con tutti i dati identificativi e il bollo virtuale di accettazione, che rappresenteranno prova legale del pagamento.
Sempre in tema di precompilazione, il nuovo testo (insieme al provvedimento per la proroga degli acconti TASI nei Comuni che non hanno inviato entro il 23 maggio scorso le proprie delibere al dipartimento Finanze), dovrebbe prevedere che i Comuni compilino i modelli di pagamento ai contribuenti che ne facciano richiesta. Tale obbligo andrebbe a valere per le prossime scadenze: quella del 16 ottobre per l'acconto nei Comuni "senza delibera" e quella del 16 dicembre per il saldo.
Secondo i quotidiani specializzati, le principali novità previste sarebbero le seguenti:
- un calendario in due tappe: al 16 ottobre per l'acconto e al 16 dicembre per il saldo;
- il coinvolgimento anche delle abitazioni principali, che quindi subirebbero nei fatti un anticipo rispetto alle regole in vigore oggi: nei Comuni che non hanno inviato le delibere entro il 23 maggio, infatti, il «salva-Roma» ter aveva previsto il pagamento in soluzione unica a dicembre, per abitazioni principali e relative pertinenze;
- la scadenza (per le amministrazioni locali) del 10 settembre, entro cui inviare le delibere per renderle efficaci per l'acconto "prorogato"; se il Comune dovesse mancare anche quell'appuntamento, i contribuenti dovranno pagare la Tasi con l'aliquota standard dell'1 per mille, sempre senza superare il tetto del 10,6 per mille nella somma fra Imu e Tasi sugli immobili diversi dall'abitazione principale; in ogni caso, per evitare problemi di cassa, i Comuni nei quali dovesse saltare l'acconto di giugno, riceveranno una somma pari al 50% delle entrate TASI ad aliquota standard, entro il 20 giugno.

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