Paolo Soro

Brexit, sì della Ue alla libera circolazione per 90 giorni

Il primo ministro britannico in un discorso alla Nazione ha aperto a una soft exit.

Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno convenuto che, dopo la Brexit, i cittadini del Regno Unito in arrivo nell'area Schengen per un breve periodo (90 giorni su 180) dovrebbero essere autorizzati a viaggiare senza visto. Questo accordo è stato confermato ieri dagli ambasciatori europei a nome del Consiglio e della Commissione per le Libertà civili, la Giustizia, e gli Affari interni del Parlamento Ue. Si legge in una nota del Consiglio dell'Unione Europea. Il testo dovrà essere adottato formalmente dal Parlamento e dal Consiglio Ue. Secondo i regolamenti europei, l'esenzione dal visto è concessa a condizione di reciprocità. Il Governo del Regno Unito ha dichiarato che non intende richiedere un visto a cittadini che viaggiano nel Regno Unito per un breve periodo. Nel caso in cui l'Uk dovesse introdurre l'obbligo di un visto per i cittadini di almeno uno stato membro dell'Ue in futuro, il meccanismo di reciprocità esistente verrebbe applicato e le tre istituzioni europee e gli Stati membri si impegnerebbero ad agire senza ritardi nell'applicazione del provvedimento. La Commissione verificherà il rispetto del principio di reciprocità su base regolare ed informera' immediatamente il Parlamento e il Consiglio Ue di qualsiasi sviluppo che potrebbe metter in pericolo il rispetto di questo principio.

Intanto, il primo ministro britannico, Theresa May, in un discorso alla Nazione ha aperto a una soft Brexit annunciando che cercherà di raggiungere un compromesso su un accordo di ritiro dall'Ue alternativo - e che potrebbe tenere il Paese più legato al blocco europeo - insieme al leader del partito laburista, Jeremy Corbyn. Dopo una riunione di gabinetto di sette ore la premier ha detto che richiederà un'estensione ulteriore dei negoziati sulla Brexit, che sarà "il più breve possibile, non oltre il 22 maggio" per dare al Governo il tempo di trovare un accordo con i Labour ed evitare così che il Regno Unito lasci l'Ue senza un'intesa. May ha ribadito inoltre la sua intenzione di non far partecipare Londra alle elezioni europee. "E' necessaria unità per soddisfare l'interesse nazionale", ha detto la premier nel suo discorso. Il nuovo piano di May probabilmente porterà ad un ammorbidimento del suo accordo per la Brexit. Il partito laburista ha infatti sempre spinto affinché il Regno Unito rimanesse in un'unione doganale con l'Ue, una visione significativamente diversa rispetto a quella sposata fin dall'inizio dalla premier britannica. Dopo il discorso di May, Corbyn ha detto che sarebbe molto felice di incontrare il primo ministro per discutere su una strategia comune per la Brexit che tenga conto della posizione dei laburisti la quale, insieme all'unione doganale, prevede il mantenimento degli standard attuali per l'ambiente e i diritti dei lavoratori. "C'è un terreno comune, ci sono alcune aree in cui è difficile essere d'accordo", ha detto Corbyn. "Ma comunque le persone che hanno votato nel referendum del 2016, non hanno votato per un tenore di vita inferiore o per perdere il lavoro". Il tentativo di May di corteggiare i laburisti ha suscitato l'opposizione di molti membri, soprattutto i più euroscettici, del partito conservatore, che vorrebbero che il Regno Unito uscisse in maniera netta dall'Ue. "È molto deludente che il Governo abbia deciso di affidare la gestione finale della Brexit a Jeremy Corbyn e al partito laburista", ha scritto su Twitter l'ex ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, sottolineando che "in nessuna circostanza" sosterrà un'unione doganale con l'Ue. Gli alleati senior della premier, nel frattempo, hanno espresso sostegno per la nuova strategia. Il ministro per l'Ambiente, Michael Gove, ha affermato che ottenere un appoggio più ampio per un piano sulla Brexit è essenziale per garantire che l'Uk lasci l'Ue "in modo tempestivo e ordinato". ßAnche i laburisti non sono del tutto uniti sulla Brexit e la mossa di May rischia di mettere in evidenza le differenze interne al partito, complicando gli sforzi per raggiungere un accordo. In particolare, molti membri dei Labour vogliono un altro referendum sull'opportunita' o meno di lasciare l'Ue, un'idea che lo stesso Corbyn non ha abbracciato. Il Regno Unito dovrebbe lasciare l'Unione il 12 aprile ma il Governo spera di poter raggiungere un accordo con il partito laburista che possa essere appoggiato alla maggioranza del parlamento, per presentarlo ai leader Ue in occasione del Consiglio europeo straordinario del 10 aprile. Se ciò non sarà possibile, ha detto May, l'Esecutivo metterà al voto della Camera dei Comuni una serie di opzioni tra cui scegliere. L'incertezza sulla Brexit, ha avvertito il primo ministro, "non puo' durare molto a lungo". Dopo la dichiarazione di May, il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha scritto su Twitter che "anche se, dopo oggi, non sappiamo quale sarà il risultato finale, cerchiamo di essere pazienti". La premier ha detto che la base dell'accordo sarà ancora l'intesa di ritiro giuridicamente vincolante che ha negoziato con l'Ue. I colloqui con i Labour si concentreranno sulla dichiarazione politica che è più facilmente negoziabile con l'Unione e riguarda le future relazioni tra il Regno Unito e l'Europa. L'apertura della premier britannica ha le prime conseguenze. Nigel Adams, ministro Junior dell'Ufficio del Galles si dimette. "Anche io, come molti altri, sono d'accordo sul fatto che un no-deal sia meglio di un cattivo accordo per la Brexit. Tuttavia, sembra che May e il suo Governo abbiano deciso che un accordo sia meglio di nessuna intesa. Sono profondamente contrario a questo approccio e quindi ho deciso di dare le dimissioni contro la mia volontà", scrive nella sua lettera di dimissioni, indirizzata al primo ministro britannico. "Credo si tratti di due grandi sfide. Dobbiamo garantire la Brexit per cui il popolo ha votato e dobbiamo evitare il possibile disastro di un Governo guidato dal leader laburista, Jeremy Corbyn. Con dispiacere, temo che ora ci sia il rischio che entrambi gli obiettivi falliscano contemporaneamente", aggiunge.

Fonte: Italia Oggi

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