Paolo Soro

Giudici tributari professionali

Il piano della Lega: magistrati nominati dopo un concorso, suddivisi in tribunale di primo grado e corti d’appello tributarie oltre a una sezione ad hoc presso la Corte di cassazione. E giudice monocratico per le controversie di importo fino a 30 mila euro.

La Lega pensa ai giudici tributari professionali. I magistrati tributari, 800, saranno nominati con concorso e diventeranno la quinta magistratura accanto alla ordinaria, militare, amministrativa e contabile. I giudici tributari saranno suddivisi in tribunale di primo grado e corti d'appello tributarie e sezione ad hoc presso la corte di cassazione. Saranno gestiti sempre dall'organo dell'autogoverno di giustizia tributaria e sarà prevista l'istituzione del giudice monocratico competente per le controversie di importo non superiore a 30 mila euro d'imposte e per le cause oggetto di reclamo e mediazione. Sono questi i principali punti di una proposta di legge che sarà presentata mercoledì prossimo alla camera dei deputati depositata dal gruppo lega.

Alla base del percorso di riforma l'esigenza di portare avanti la riforma alla luce delle disposizioni approvate della pace fiscale. Il progetto dei deputati della Lega strizza l'occhio all'esperienza tedesca.

La riforma punta a tenere anche logisticamente separati le nuove figure professionali, «evitando» si legge nel documento, «situazioni imbarazzanti, laddove gli uffici delle commissioni si trovano spesso ospitate in locali dell'agenzia delle entrate; situazione che, è chiaro, deprimono quel senso di imparzialità e collaborazione che dovrebbe caratterizzare ogni approccio di compliance da parte del contribuente».

Si accederà per concorso e i tribunali tributari avranno sede presso i tribunali ordinari e le corti di appello tributarie presso le corti di appello.

Per i giudici delle corti di appello l'incarico ha durata quinquennale e non è rinnovabile. Il numero massimo di giudici tributari nazionali è di 800 unità.

I giudici dei tribunali tributari dunque saranno selezionati con concorso pubblico a base regionale per titoli e esami orali che avranno a oggetto il diritto tributario e il diritto processuale civile.

Stessa strada del concorso pubblico per i giudici delle corti di appello tributarie, anche in questo caso le prove scritte e orali verteranno sul diritto tributario e il diritto processuale civile.

Nasce poi, nel progetto di legge, la figura del giudice monocratico per le controversie che hanno valore non superiore ai 30 mila euro, sulle questioni catastali, nei giudizi di ottemperanza senza alcun limite di importo e nei casi tassativamente previsti dalla legge.

Le controversie, si legge nell'articolato, per le quali la legge prevede l'esperimento del reclamo mediazione sono decise da un giudice monocratico davanti al quale è attivata la procedura per dilazionare il contenzioso tributario. Si è giudici fino al compimento del 70 esimo anno di età.

Fonte: Italia Oggi

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