Paolo Soro

Arriva la fatturazione elettronica 2.0

Memorizzazione delle fatture per i clienti finali su richiesta e non in automatico, migrazione dal canale Ftp ai canali più sicure e potenziamento dei server per evitare blocchi nell'autostrada digitale Sdi. Sono alcune delle soluzioni individuate da Agenzia delle entrate e Sogei che saranno inviate al Garante privacy.

Memorizzazione delle fatture per i clienti finali solo su richiesta e non in automatico, migrazione dal canale Ftp ai canali più sicure e potenziamento dei server per evitare blocchi nell'autostrada digitale Sdi. Sono queste alcune delle soluzioni messe a punto da Agenzia delle entrate e Sogei che saranno inviate al Garante privacy per rispondere alle osservazioni del parere dello scorso novembre e risolvere in tal modo gli ostacoli verso l'avvio, dal 1° gennaio, dell'adempimento più inviso tra i dottori commercialisti e partite Iva del 2018.

Le soluzioni di medio periodo sono emerse a un incontro tecnico svoltosi ieri a Roma tra rappresentanti delle amministrazioni interessate, ministero dell'economia e deputati della commissione finanze della camera. Ad oggi sono state recapitate ai server di Sogei, partner tecnologico dell'Agenzia delle entrate, 9 mln di fatture con una media di 250 mila al giorno. Il numero è destinato a lievitare a partire dal 1° gennaio quando l'impatto sarà di gran lunga maggiore. «I tecnici di Sogei confidano», spiega Giovanni Currò, deputato 5stelle della commissione finanze della camera, «non in un blocco, se si dovesse bloccare si spera sia solo per qualche ora».

In ambienti dell'amministrazione, comunque il timore e le preoccupazioni sulla tenuta di tutto il sistema non sono peregrini. Sugli interventi fatti o da fare interviene anche Raffaele Trano, deputato 5stelle della commissione finanze della camera: «Ci sono due questioni rilevanti: il campo descrittivo della fattura e l'indirizzo dei titolari della ditta individuale», osserva Trano, «si potrebbe prospettare una soluzione come quella studiata per i dati della tessera sanitaria in cui si indica genericamente se è acquisto o prestazione. Si potrebbe studiare di oscurare i campi dei dati e dei campi delle persone fisiche. Si vedrà comunque in fase di attuazione come le modifiche saranno attuate», conclude Trano. Oggi il garante della privacy, Antonello Soro, riceverà il lavoro di messa in sicurezza del sistema dopo i suoi rilievi e dovrà pronunciarsi sui «compiti a casa» fatti da Agenzia delle entrate e Sogei. C'è chi scommette che Soro darà il via libera agli interventi di stretta urgenza e concederà tempo per il 2019 di adeguarsi a quei profili di accesso alle informazioni per mettere al riparo la gestione di dati economici inviati al sistema per ragioni strettamente fiscali. Il cantiere della e-fattura è comunque tutt'altro che chiuso. Il vicepremier Luigi Di Maio ha annunciato infatti che se nel 2018 si è potuto intervenire solo sul fronte sanzioni nel 2019 delle modifiche andranno fatte.

«Molte cose sono presenti già nella proposta di legge Ruocco-Gusmeroli», ricorda Currò e anticipa: «Nel 2019 ci dovrà essere una maggiore digitalizzazione del fisco attraverso l'abolizione del modello 770 autonomi, la Lipe precompilata e la dichiarazione Iva. Abbiamo previsto una dead line al 2020 ma contiamo di avere qualcosa già nel 2019».

 

Intanto al ministero si lavora per la semplificazione del bollo per legarlo alla trasmissione telematica dei corrispettivi e per predisporre il decreto ministeriale che conterrà l'elenco tassativo dei casi in cui la pubblica amministrazione può rifiutare la fattura elettronica.

Fonte: Italia Oggi

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