Paolo Soro

E-commerce, nuove regole contro l’evasione Iva

Per cercare di porre un rimedio al gap Iva sul commercio online, la Commissione europea ha annunciato nuove regole, che entreranno in vigore nel 2021, per il settore dell’e-commerce.

Ogni anno gli stati membri europei perdono circa 5 miliardi di euro di Iva online.

Dato che è destinato a salire a 7 miliardi entro il 2020.

Per cercare dunque di porre un rimedio al gap Iva online la Commissione europea ha annunciato nuove regole, che entreranno in vigore nel 2021, per il settore dell'e-commerce.

La maggiore novità riguarda il coinvolgimento dei marketplace (Amazon, eBay ecc).

Dal 2021 questi dovranno infatti garantire la riscossione dell'Iva da parte di quei «commercianti» che sfruttano le loro piattaforme online, per vendere i prodotti.

Pierre Moscovici, commissario per gli affari economici e finanziari, fiscalità e dogane, ha dichiarato come «l'Ue si sta preparando all'introduzione di un nuovo sistema Iva entro il 2021, per facilitare la vendita di beni online e per aiutare agli Stati membri a recuperare le entrate Iva perse.

Le proposte odierne consentiranno alle aziende online di prosperare garantendo al contempo che le imprese non conformi o i truffatori non possano indebolirle».

Le nuove norme proposte ieri hanno dunque l'obiettivo di cercare di assicurare che alle merci sia addebitato il giusto prezzo di Iva.

E che ogni stato membro sia in grado di riscuotere tutta la percentuale di tassa dovuta.

Inoltre è stato anche realizzato un nuovo portale per l'e-commerce: «One-stop shop», per consentire alle aziende che vogliono vendere i loro prodotti all'interno dell'Ue di gestire in modo autonomo il versamento dell'Iva.

Il portale, secondo la Commissione, andrà a semplificare la procedura.

Le attuali norme di attuazione, proposte, dovranno essere valutate dai diversi Stati membri in sede di Consiglio, per cercare di raggiungere un accordo e dal Parlamento europeo per consultazione.

La Commissione ha l'intenzione di raggiungere un accordo entro il 2019, in modo che le imprese possano prevedere una transizione graduale verso il più ampio sistema di Iva per il commercio elettronico nel 2021.

Fonte: Italia Oggi

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