Si è concluso, a Palazzo Chigi, il consiglio dei ministri convocato per l'approvazione del "milleproroghe estivo". Con il provvedimento è stato prorogato "il termine per la piena efficacia della riforma dei gruppi bancari cooperativi". Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte illustrando, al termine del consiglio dei ministri.
Il decreto Milleproroghe in cui, ha spiegato, si operano "alcune modifiche della disciplina" in merito. Il governo è intervenuto con una sorta di "riforma della riforma" restituendo più potere alle banche di credito cooperativo per "rafforzarne le finalità mutualistiche e il radicamento nel territorio".
Tra le modifiche introdotte il decreto prevede che nell'ambito della riforma delle Bcc "le partecipazioni sociali" degli istituti di credito cooperativo nella banca capogruppo "salgono al 60%, i rappresentanti salgono alla metà più due, è prevista consultazione delle banche di credito cooperativo, c'è una maggiore autonomia sul piano delle strategie e delle politiche commerciali".
Secondo il ministro dell'Economia Giovanni Tria, con il provvedimento "viene rafforzato il mantenimento effettivo del carattere di credito cooperativo" delle Bcc, "il carattere mutualistico di banche strettamente legate al territorio e con una finalità molto specifica. Questa riforma va incontro alle osservazioni raccolte".
Tra gli altri interventi, "abbiamo approvato un decreto legge che contiene varie proroghe di termini che erano in scadenza. Abbiamo prorogato la nuova disciplina sulle intercettazioni, siamo alla ricerca di un punto di equilibrio che tenga più in conto gli interessi in gioco. Abbiamo prorogato i termini per le Universiadi di Napoli e quelli per la piena efficacia della riforma dei gruppi Bcc".
Sulle intercettazioni, il guardasigilli Alfonso Bonafede ha detto che «abbiamo tolto le mani della vecchia politica dalle intercettazioni, che rappresentano uno strumento di indagine fondamentali contro fenomeni che hanno dilaniato il nostro paese come la corruzione». La norma, ha aggiunto rivendicando l'effetto positivo del rinvio, «era stata scritta con l'intento evidente di impedire ai cittadini di sentire le parole scomode o sconvenienti che dicono i politici al telefono».
Infine, Conte ha spiegato che è in arrivo una modifica al codice degli appalti. "Il codice degli appalti non è entrato oggi nel decreto", ha detto. "Abbiamo anticipato un intervento normativo perché riteniamo che la stasi degli ultimi tempi lo richieda, come ha detto anche Cantone. Ci stiamo lavorando, ho costituito un tavolo tecnico presso la presidenza, dove siedono i ministri competenti, tra cui Toninelli e Tria. Intervenire su un codice molto corposo e complesso, non è semplice. Se ci riusciremo presto o dopo la pausa agostana è difficile prevederlo".
Fonte: Italia Oggi