L'Italia, come molti altri paesi europei, ha margine per spostare il carico fiscale dal lavoro alla proprietà immobiliare, i consumi (leggi Iva) e l'ambiente, opzione raccomandata perché meno «distorsiva».
Lo scrivono nero su bianco gli esperti delle direzioni generali economia-affari finanziari e dell'unione fiscale della Commissione europea nel rapporto «Riforme fiscali negli stati membri Ue 2015» (scaricabile qui: http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/).
Fonti dell'Esecutivo sminuiscono la portata di «un paper che è di carattere tecnico e non rappresenta in nessun modo un punto di vista politico» e non commentano le dichiarazioni rilasciate dalle autorità nazionali sulla prossima riduzione delle tasse sulla casa.
«Ci esprimeremo una volta esaminato il progetto di bilancio 2016 dell'Italia, la cui notifica è prevista per metà ottobre», precisa la portavoce della Commissione per gli affari economici Annika Breidthardt.
Dura la reazione del premier Matteo Renzi: ««Quali tasse ridurre lo decidiamo noi, non un euro-burocrate a Bruxelles».
Il riferimento al nostro e ad altri (15) paesi Ue in cui «un peso fiscale relativamente alto sul lavoro» andrebbe alleggerito, spostando «il peso fiscale su imposte meno distorsive, come quelle sui consumi, sulla proprietà immobiliare e quelle sull'ambiente», tuttavia, è in linea con le raccomandazioni pubblicate in Gazzetta Ufficiale Ue nel luglio scorso (2015/C 272/16).
In quella sede, tutta politica, si facevano notare, nel sistema fiscale italiano, l'eccessiva abbondanza di regimi Iva agevolati e progressi troppo lenti sia nella tassazione dei beni immobili, sia nella «revisione dell'imposizione ambientale e l'eliminazione delle sovvenzioni dannose per l'ambiente».
Il rapporto pubblicato ieri è una rassegna delle riforme che gli stati membri dell'Ue hanno realizzato negli ultimi anni, in cui la pressione fiscale è aumentata praticamente ovunque nell'Ue.
Si ricordano, per esempio, i temi di un'evasione Iva dovuta a «questioni di policy, e non, o non solo, di scarsa conformità alle regole».
Quanto alle proprietà immobiliari, l'analisi della Commissione suggerisce che un'efficace riforma del catasto sarebbe già un grande passo in avanti in molti paesi Ue.
Si sottolinea, infine, l'importanza di una progettazione coordinata della tassazione sull'ambiente, per assicurare che le entrate all'erario e le finalità green si rafforzino l'un l'altra.
Fonte: Italia Oggi