Paolo Soro

Giugno, in arrivo un salasso fiscale

Nel mese del tax day e del versamento dell’IMU infatti, imprese e professionisti saranno chiamati anche a saldare sia le imposte attualmente sospese con il DL 9/2020 ed il DL 18/2020 (il cura Italia), sia quelle in scadenza nei mesi di aprile e maggio bloccate dal decreto liquidità.

La potenza di fuoco del decreto liquidità rischia di essere completamente annichilita dall'ingorgo fiscale di pagamenti concentrato a giugno, mensilità che rischia di rivelarsi fatale per le imprese dal punto di vista degli esborsi.

Nel mese del tax day e del versamento dell'Imu, infatti, imprese e professionisti saranno chiamati anche a saldare sia le imposte attualmente sospese con il dl 9/2020 e il dl 18/2020 (il cura Italia), sia quelle in scadenza nei mesi di aprile e maggio bloccate invece dal «decreto liquidità».

Tra quelle congelate dai decreti cura Italia e dal covid-bis, vi sono i pagamenti di ritenute, iva e contributi del mese di marzo e aprile per pmi e filiere, i pagamenti degli atti impositivi (cartelle e accertamenti) e le rate scadute il 28/2 ed il 31/3 di rottamazione ter e saldo e stralcio.

Le sospensioni previste nel decreto liquidità, riguarderanno invece i pagamenti di imposte e contributi e Iva scandenti nelle mensilità di aprile e maggio e saranno concessi solo ai contribuenti con una contrazione dei ricavi e compensi.

Si partirà dal 1° giugno con il rientro delle rate posticipate e scadute di rottamazione ter e saldo e stralcio e la restituzione al fisco di tutti i versamenti sospesi in forza dell'emergenza sanitaria relativi ai mesi di marzo e aprile riguardanti pmi, residenti in zone rosse e filiere (se non rientrati nei parametri della sospensione decreto liquidità).

Sempre il 1° giugno inoltre, vi è in scadenza un'altra rata del piano di dilazione della rottamazione ter che va a sovrapporsi a quella posticipata.

Si passa poi al 16 giugno, data in cui le imprese oltre a dover pagare Iva, contributi e ritenute di competenza del mese di maggio, saranno chiamare alla cassa anche per il versamento dell'acconto Imu, la patrimoniale sul mattone.

Il 30 giugno invece, il giorno del tax day, oltre al versamento delle imposte autoliquidate ovvero irpef, ires e Irap dell'anno 2019, i contribuenti dovranno rifondere al fisco tutti i versamenti sospesi con il dl liquidità relativi ai mesi di aprile e maggio.

Come se non bastasse, sempre entro il 30 giugno, i contribuenti dovranno regolarizzare anche i pagamenti sospesi nel periodo tra l'8 marzo e il 31 maggio di cartelle AdER, avvisi di accertamento dell'Agenzia delle entrate, avvisi di addebito degli enti previdenziali.

Fonte: Italia Oggi

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