Paolo Soro

Anticipo in banca per la Cig

Millequattrocento euro sul proprio conto corrente a coprire fino a nove settimane di cassa integrazione per i lavoratori le cui aziende hanno dovuto chiudere i cancelli a causa dell’emergenza coronavirus.

Millequattrocento euro sul proprio conto corrente a coprire fino a nove settimane di cassa integrazione per i lavoratori le cui aziende hanno dovuto chiudere i cancelli a causa dell'emergenza coronavirus. Ad anticiparli, in attesa che si completino le procedure burocratiche presso l'Inps, saranno le banche, che offriranno ai lavoratori «condizioni di massimo favore al fine di evitare costi, in coerenza alla finalità e alla valenza sociale dell'iniziativa». A prevederlo è la «Convenzione di anticipazione sociale in favore dei lavoratori destinatari dei/ trattamenti di integrazione al reddito» inseriti nel decreto legge del decreto legge 18/2020 del 17 marzo (dagli articoli 19 al 22, ovvero cig ordinaria e in deroga, Fis e fondi bilaterali), sottoscritta nella notte di lunedì alla presenza della ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, dall'Abi (l'Associazione bancaria italiana) con i sindacati e le associazioni datoriali.

L'anticipazione dell'indennità avverrà tramite l'apertura di credito in un conto corrente apposito, se richiesto dalla Banca, per un importo forfettario complessivo di 1.400 euro, parametrati a 9 settimane di sospensione a zero ore (ridotto proporzionalmente in caso di durata inferiore), da rideterminare in caso di rapporto a tempo parziale. L'anticipazione potrà essere reiterata in caso di intervento legislativo di proroga del periodo massimo del trattamento di integrazione salariale ordinario e in deroga di cui agli artt. da 19 a 22 del dl 18/2020 (il ministro Catalfo ha peraltro anticipato ieri che con il decreto legge di aprile la cig sarà rifinanziata «in modo importante» e laddove necessario ampliata a «ulteriori settimane»). L'anticipazione spetta ai lavoratori (anche soci lavoratori, lavoratori agricoli e della pesca) destinatari di tutti i trattamenti di integrazione al reddito previsti dagli articoli da 19 a 22 del dl n. 18 del 17 marzo 2020 dipendenti di datori di lavoro che, anche in attesa dell'emanazione dei provvedimenti di autorizzazione del trattamento di integrazione salariale per l'emergenza Covid-19, abbiano sospeso dal lavoro gli stessi a zero ore e abbiano fatto domanda di pagamento diretto da parte dell'Inps del trattamento di integrazione salariale.

Per beneficiare dell'anticipazione occorre presentare la domanda a una delle Banche che aderiranno alla convenzione, le quali favoriranno il ricorso a modalità operative telematiche, al fine di limitare quanto più possibile l'accesso fisico presso le filiali, garantendo nel caso le misure di «distanziamento sociale» a tutela della clientela e delle persone che lavorano in banca. L'Abi invita le banche ad adottare condizioni di massimo favore, ma gli istituti di credito potranno subordinare l'apertura del conto corrente alla verifica del merito creditizio da effettuarsi nel più breve tempo possibile e in ogni caso in piena autonomia e discrezionalità. In ogni caso, la banca è tenuta a fornire tempestivamente risposta al richiedente. La convenzione, subito operativa, scadrà il 31 dicembre 2020; le parti si incontreranno a novembre per valutarne gli esiti, ma non sono esclusi aggiornamenti in corso d'opera, in relazione a ulteriori interventi legislativi legati all'emergenza Covid-19.

«Con questa intesa», sottolinea la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, «si concretizza e si accelera il percorso avviato con gli accordi che hanno portato, nelle scorse settimane, allo stanziamento di ammortizzatori sociali straordinari, atti a sostenere la liquidità dei lavoratori colpiti dalle restrizioni di attività imposte dai provvedimenti assunti per il contrasto alla diffusione del Coronavirus». «La Uil», ha spiegato il segretario generale, Carmelo Barbagallo, «ha perseguito questo obiettivo sin dai primi giorni della terribile crisi sanitaria e ha voluto fortemente questa intesa, che consideriamo un fatto positivo e di buon senso». «Rapidità ed efficienza: questi i criteri che stanno guidando l'azione del Governo per prestare aiuto alle famiglie, ai lavoratori, alle imprese in difficoltà», commenta il sottosegretario agli interni Achille Variati. «Grazie all'accordo le banche potranno liquidare subito ai propri clienti un anticipo della Cassa Integrazione aziendale, così accelerando di molto i tempi con cui i lavoratori potranno ricevere la misura di supporto».

Fonte: Italia Oggi

 

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