Berna chiude il cerchio sulla trasparenza fiscal-finanziaria. Il Consiglio federale, infatti, ha dato il via libera nei giorni scorsi allo scambio automatico di informazioni sui conti finanziari con altri 19 Stati partner. In sostanza, l'entrata in vigore effettiva è prevista per il 2020, con un primo scambio di dati nel 2021. Inoltre il Consiglio federale ha approvato il rapporto relativo al meccanismo che verifica l'attuazione conforme allo standard dello scambio automatico di informazioni da parte degli stessi Stati partner. In tal modo, dei 108 Paesi e territori che ad oggi si sono dichiarati favorevoli a introdurre lo standard per lo scambio automatico di informazioni, quelli che risultano fuori dalla rete delle giurisdizioni-partner della Svizzera sono oramai una mini-pattuglia.
I nuovi Stati-partner. In concreto, con il via libera del Consiglio federale, la Svizzera potrà ora scambiare per la prima volta informazioni relative a conti finanziari, ma solo a partire dal 2021, con nuovi Paesi partner quali Albania, Azerbaigian, Brunei Darussalam, Dominica, Ghana, Kazakistan, Libano, Macao, Maldive, Nigeria, Niue, Pakistan, Perù, Samoa, Sint Maarten, Trinidad e Tobago, Turchia e Vanuatu.
L'agenda dello scambio dati. Affinché lo scambio automatico di informazioni con i suddetti Stati partner possa essere attivato nel 2020, i relativi decreti federali saranno sottoposti al Parlamento per approvazione, ma ciò si concretizzerà con l'apertura della sessione autunnale e invernale dell'anno in corso. Inoltre, prima di procedere al primo scambio di dati con questi Stati, il Consiglio federale esaminerà nuovamente la loro conformità con lo standard per lo scambio automatico di informazioni.
La verifica. Il Consiglio federale ha approvato anche il rapporto relativo al meccanismo per la verifica dell'attuazione conforme allo standard dello scambio automatico di informazioni da parte dei nuovi Paesi partner con i quali la Svizzera prevede di scambiare per la prima volta dati nell'autunno 2019. Al riguardo, il Dipartimento federale delle finanze è stato incaricato di sottoporre il rapporto per parere alle competenti commissioni parlamentari. A questo punto, spetterà in futuro all'Esecutivo decidere o meno se vi siano Stati partner da escludere eventualmente dallo scambio di dati per carenza o mancanze di garanzie.
Lo stato attuale dello scambio dati finanziari. Ripercorrendo la storia della trasparenza elvetica, è utile ricordare come a fine settembre 2018 la Svizzera ha scambiato per la prima volta informazioni relative a conti finanziari su base automatica con 36 Stati e territori e come, a fine settembre 2019, preveda di scambiare dati con altri 37 Stati partner.
Il modello alla base dello scambio. Lo standard prevede che determinate banche, veicoli di investimento collettivo e società di assicurazione raccolgano informazioni finanziarie sui clienti fiscalmente residenti all'estero. Tali informazioni comprendono tutti i tipi di reddito da capitale e il saldo dei conti. Una volta raccolte, sono trasmesse all'Amministrazione federale delle contribuzioni (Afc), che a sua volta le trasmette alle autorità fiscali estere competenti per il cliente. Questa trasparenza mira a impedire che siano occultati all'estero capitali finanziari sottratti al fisco.
Fonte: Italia Oggi
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