La sentenza della Corte di Cassazione n. 665/2014 consolida l’orientamento già espresso nel 2010 e nel 2013 (in tale ultima occasione, a Sezioni Unite), in base al quale: “La cancellazione volontaria dal registro delle imprese di una società, a partire dal momento in cui si verifica l’estinzione della società medesima, impedisce che essa possa ammissibilmente agire o essere convenuta in giudizio”.
La recente sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione, la n.6071 del 12 marzo 2013, getta nuova luce sulla dibattuta e controversa problematica della sorte dei rapporti giuridici pendenti facenti capo a società che, cancellate dal Registro delle imprese, siano pertanto estinte.
Con riferimento alla disciplina dei contratti di lavoro a tempo determinato, emanata nel recente DL 34/2014, occorre focalizzare l’attenzione su alcune questioni che potrebbero dare adito a differenti interpretazioni.
Il Ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti (MIT) ha recentemente espresso un suo parere sulle soste nelle zone-blu oltre il tempo tariffario pagato. In tale parere, il Ministero riconosce che l’eventuale evasione tariffaria per il prolungamento della sosta oltre il termine del “ticket” non configura una violazione alle norme del Codice della strada, bensì una mera inadempienza contrattuale da perseguire secondo le procedure iure privatorum a tutela del diritto patrimoniale dell’ente proprietario o concessionario.
Nonostante siano ormai passati più di 15 anni da quando la legge ha previsto la totale applicazione delle norme della procedura civile al processo tributario, il risarcimento del danno nel contenzioso tributario continua a rimanere assai aleatorio e incerto; pure in caso di totale vittoria del giudizio.
L’art. 108, co. 2, del D.P.R. 917/1986 stabilisce che le spese di rappresentanza sono deducibili dal reddito d’impresa nel periodo d’imposta di sostenimento se rispondenti ai requisiti di congruità ed inerenza, così come individuati dal D.M. 19 novembre 2008, in funzione della natura e della destinazione delle spese di rappresentanza e del volume dei ricavi dell’attività dell’impresa. Tale nozione assume rilievo anche nell'ambito del reddito di lavoro autonomo professionale.